lunedì 30 luglio 2012

A Roma giornate militanti al fianco del comandante Chávez


A Roma giornate militanti al fianco del comandante Chávez 
 
Seguendo l’insegnamento del Libertador Bolívar e la pratica socialista rivoluzionaria del Comandante Chávez, si rafforzano le conquiste sociali e politiche della Rivoluzione bolivariana
Rete dei Comunisti
Si sono svolte a Roma, organizzate dalla Rete dei Comunisti, le giornate di lotta e una tavola rotonda su Il Modello Socialista  della Rivoluzione Bolivariana, nell’ambito della campagna internazionale lanciata dal XVIII Foro di San Paolo per il 24 luglio - data in cui ricorre il 229°  anniversario della nascita del “Libertador” Simón Bolívar - come giornata di solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana e con il Comandante Hugo Chavez Frías, per respingere e contrastare le campagne di terrorismo massmediaticho e di tentativo di destabilizzazione contro il governo socialista venezuelano, sostenute e organizzate dalla destra internazionale e dalla sinistra liberista ed eurocentrica.
L’incontro e le diverse attività informative di sostegno si sono svolte in una delle sedi storiche dei movimenti sociali a Roma, la Casa della Pace, ed hanno visto la partecipazione di un pubblico attento, solidale e molto numeroso. Militanti politici, dirigenti sindacali, in particolare dell’Unione Sindacale di Base,  attivisti dei movimenti sociali e contro la guerra, dei comitati di solidarietà internazionalista, giornalisti, studiosi, insieme anche a cristiani di base,  hanno risposto all’appello militante a sostegno della Rivoluzione Bolivariana.
L’ iniziativa e la stessa giornata di mobilitazione internazionale  è stata accompagnata e preceduta da una campagna informativa, promossa dalla Rete dei Comunisti con appelli, articoli e comunicati diffusi in situazioni di lotta e su molti posti di lavoro,  con trasmissioni su Radio Città Aperta, e con una continua documentazione sul sito dell’organizzazione, Contropiano on line.
La tavola rotonda è stata introdotta e coordinata da Luciano Vasapollo, Professore dell’Università la Sapienza di Roma, Direttore dell’Associazione e Rivista Nuestra America e Vicepresidente del Comitato Internazionale Giustizia per i Cinque, il quale ha aperto il suo intervento esprimendo a nome della Rete dei Comunisti la solidarietà militante ed il pieno sostegno politico alla Rivoluzione Bolivariana, al ruolo trainante del socialismo in Venezuela, non solo per l’ALBA Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America, ma anche per tutti i paesi Latino-Americani e Caraibici, a guida progressista e democratico-partecipativa.
Proseguendo nel suo intervento il Professor Vasapollo, ha sottolineato come il processo concretamente messo in atto dal governo rivoluzionario bolivariano del Venezuela parli oggi dell’attualità dei processi reali del socialismo nel contesto del 21° secolo. Il percorso intrapreso dal Venezuela e dai paesi dell’ALBA, con il contributo essenziale e strategico di Cuba, va oltre la necessaria lotta internazionale contro l’imperialismo, e indica nel pieno della crisi sistemica globale, una concreta alternativa anticapitalista con la costruzione del socialismo possibile nell’attuale contesto storico e politico.
Sono intervenuti e hanno portato il loro saluto Fabio Nobile, Consigliere Regionale del PCdI – FDS, Igor Camilli di Patria Socialista, Marco Benevento della Rete dei Comunisti, Roger Rubio Coordinatore per l’Italia della Gioventù del Partito Socialista Unito del Venezuela.
Durante la tavola rotonda sono stati evidenziati da tutti gli interventi i successi del Governo Bolivariano e gli avanzamenti nel processo di transizione al socialismo, realizzati nella sanità, nell’istruzione, nella previdenza sociale e nell’occupazione.
Gli oratori in più di un passaggio  hanno ribadito la piena solidarietà ed il sostegno al governo, al popolo venezuelano ed al Presidente Hugo Chavez Frias, augurando per il 7 ottobre un grande successo elettorale che ponga fine ad ogni illusione e illegittima ingerenza da parte della destra oligarchica venezuelana e degli imperialismi statunitense ed europeo che continuano a minacciare l’autodeterminazione dei popoli.
Roger Rubio Coordinatore per l’Italia del JPSVU nel suo intervento ha sottolineato come la Rivoluzione Bolivariana guidata dal Presidente Hugo Chavez Frias ha saputo legare l’esempio di Simon Bolivar e dei combattenti per l’indipendenza all’attualità della lotta per il socialismo del 21° secolo. Chavez ha ridato coscienza politica, attraverso le riforme sociali, chiamando alla lotta per spezzare l’ordine reazionario delle oligarchie borghesi. In questo modo la Rivoluzione Bolivariana ha messo in moto un protagonismo politico tra le masse che solo la reale prospettiva socialista può dare e consolidare.
Concludendo l’incontro, il Professor Vasapollo ha ricordato che le elezioni del prossimo 7 ottobre, rappresentano un passaggio delicatissimo. La forza ed il consenso intorno al Presidente Chavez e alla rivoluzione sono ogni giorno più forti, e la mobilitazione popolare, così come è stato contro il tentativo di golpe del 2002,  rappresenta la garanzia contro  i disegni reazionari delle opposizioni e dei loro sostenitori stranieri, che mal digeriscono il potere popolare in particolare quando si esprime con la forte impronta rivoluzionaria socialista, che rappresenta un concreto esempio del fare politica per una sinistra europea ormai quasi del tutto compromessa con le politiche neoliberiste.
Hanno partecipato all’iniziativa l’Ambasciatrice della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la FAO, Gladys Urbaneja e Marycel Pacheco, Secondo Segretario dell’Ambasciata in Italia.
La Rete dei Comunisti è sempre stata al fianco della Rivoluzione Bolivariana e del  Partito Socialista Unito del Venezuela,  nostre delegazioni  hanno partecipato come osservatori internazionali alle precedenti elezioni presidenziali e ai referendum. 
Anche quest’anno saremo presenti in Venezuela con una nostra delegazione non solo per esprimere la nostra solidarietà e amicizia, ma perché pensiamo che anche le forze anticapitaliste europee debbano guardare al processo in corso nella Nuestra America, come la principale e concreta alternativa al capitalismo, quella che noi, come i compagni cubani, venezuelani e boliviani, consideriamo la costruzione del socialismo possibile nel XXI secolo, visti gli attuali rapporti di forza, nella fase storica della crisi sistemica del capitalismo.
La Rete dei Comunisti in queste ultime due settimane si è inoltre impegnata e sta continuando ad impegnarsi in Italia ed in Europa per la raccolta di firme per un appello in favore della Rivoluzione Bolivariana e in pieno appoggio al Presidente Chavez al suo Governo e al popolo venezuelano. L’impegno in tal senso della Rete dei Comunisti ha portato all’adesione di organizzazioni comuniste, di sindacati di classe e conflittuali, di strutture dei movimenti sociali e di comitati e associazioni di solidarietà internazionalista, oltre a quella di tanti compagni e militanti rivoluzionari che insieme alla Rete dei Comunisti sempre sono impegnati attivamente nell’appoggio militante ai processi rivoluzionari del Venezuela, Cuba, Bolivia e di tutti i paesi dell’ALBA, della Palestina e delle organizzazioni antimperialiste e anticapitaliste che lavorano attivamente nei loro contesti politico regionali.

domenica 29 luglio 2012

La lettera che Fidel Castro ha scritto a Hugo Chávez


IL PORTALE  WEB LEONARDO CON UNA ARROGANZA INAUDITA E SENZA DARCI TEMPO DI RENDERCENE CONTO CI HA CANCELLATO TRE BLOG'S, CHE INSIEME RACCOGLIEVANO PIU' DI UN MILIONE DI VISTATORI, DA 5 ANNI ERANO CONOSCIUTI IN RETE ED ERANO DEDICATI AL SOSTEGNO DELLA RIVOLUZIONE CUBANA, ALLA CAMPAGNA PER LA LIBERTA' DEI CINQUE EROI CUBANI  E ALLE CAUSE INTERNAZIONALISTE PER LA LIBERAZIONE E L'AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI , QUA, IN MAREMMA PATRIA DI BATTAGLIE PARTIGIANE NELLA RESISTENZA, NESSUNO SI ARRENDE, ANCHE PERCHE' NESSUNO PUO' FERMARE UN'IDEA.

Questo nuovo  blog parte oggi e nei prossimi giorni altri nuovi torneranno in rete. "Sandino"
 
La lettera che Fidel Castro ha scritto a Hugo Chávez :

Caro Hugo, oggi pomeriggio ti ho sentito parlare a Guárico, una sorpresa totale,  perchè pensavo che lo avresti fatto a Barinas; una buona tattica, il fattore sorpresa, sconcerta l’alleanza, da non sottostimare per niente, degli yanquee e degli oligarchi in Venezuela.
Ho saputo così per questa via che tra dieci giorni compirai 58 anni. Avevo dei dubbi sul numero esatto che avresti compiuto, pensavo che forse erano 59, ma comunque, in questa giornata non ti farò gli auguri per il tuo 58º anniversario, dato che da adesso lo faccio con l’invariabile e sincero affetto di sempre.
Credo che io, già vecchio, ho fatto cose che molte persone attribuivano semplicemente alla mia gioventù e certamente è una vergogna che io abbia perso tanto tempo al termine del liceo, con un anno in più che facevano dodici, e avevo già compiuto 19  anni e non avevo nemmeno una nozione della disciplina e dell’esperienza militare. Tu invece ti eri già laureato come ufficiale dell’Accademia Militare.
Menomale che i mediocri politici borghesi del Venezuela ammettevano che un cittadino, nonostante la sua condizione sociale e la sua origine etnica, poteva essere guardiano dell’ordine oligarchico e credevano che il denaro, gli onori e l’interesse personale avrebbero prevalso nelle istituzioni militari di un paese latinoamericano.
Durante quasi 200 anni hanno congelato i sogni del Liberatore, che stavolta hanno ripreso la loro vigenza piena solo 210 anni dopo, quando già il più poderoso impero era padrone del mondo.
Io avevo ventisei anni quando avvenne il colpo militare pro yankee di Batista, e partendo solo dalle idee,  operai per un anno, quattro mesi e 16 giorni nell’organizzare, addestrare e armarei  giovani patrioti che attaccarono le caserme  di Santiago di Cuba e di Bayamo.
Quando tu avevi la stessa età, avevi già un livello di conoscenze militari e politiche,  soprattutto quelle che derivavano dalle idee di Miranda, di Bolívar e di tutta una generazione di patrioti che scrissero una delle più brillanti storie del pianeta a favore della libertà e la giustizia per i popoli  oppressi.
Mi stupisce come anche oggi continuiamo  ad apprendere da loro, specialmente tu che rappresenti il popolo bolivariano in questo momento singolare della sua storia.
58 anni non sono niente, Hugo, io che ne ho quasi 28 di più, e ho vissuto una parte importante degli ultimi  100 anni, posso testimoniare quello che significa il tempo in questa epoca.
Un onore speciale lo merita il popolo  venezuelano per la sua immensa capacità di comprendere la sfida che con te porta avanti.
Non importa se i miei messaggi si accumulano: forse un giorno avranno un determinato valore come testimonianza di questa epoca singolare che i due popoli, oso dire il nostro unico popolo, quello di Bolívar e Martí, sta vivendo.
Hasta la victoria Siempre!
Fidel Castro - 18 luglio del 2012
Ore 21.14. (Pagina web del governo del Venezuela/ Traduzione Gioia Minuti)